Le Organizzazioni sindacali della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, alla luce della Circolare emanata dal Ministro della salute, preoccupati delle “ricette” che diversi “guaritori”, compreso qualche docente di scuole di management con scarsa conoscenza della realtà sanitaria italiana, intenderebbero propinare al SSN per risanare le carenze di personale ospedaliero ribadiscono la propria posizione, peraltro già espressa e ben documentata in occasione delle audizioni tenutesi circa sei mesi fa presso gli uffici del Ministero della Salute.
Preliminarmente, ribadiscono la necessità di dotare le strutture sanitarie e ospedaliere di personale medico altamente qualificato in possesso dei titoli di specializzazione richiesti per assicurare prestazioni qualitativamente valide, anche a garanzia della sicurezza delle cure e quindi dei pazienti. Tale condizione è ineludibile e rappresentare quella strada maestra che non può e non deve essere aggirata in sede regionale, eludendo norme legislative nazionali ben consolidate.
Ad incontestabile riprova, evidenziano come la carenza di personale in servizio non può essere ridotta ad una mera quantificazione di ore di attività carenti, quanto tradursi nell’assegnare, in modo stabile, professionisti adeguatamente qualificati e competenti (quindi specialisti nel caso dei dirigenti medici) in grado di erogare prestazioni di elevata qualità, particolarmente nelle strutture ospedaliere dove la continuità assistenziale è prioritaria e la complessità della casistica da trattare rappresenta l’elemento caratterizzante per il professionista.